Legge di Bilancio 2019, ecco i provvedimenti per le imprese

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L’approvazione della legge di Bilancio 2019 introduce numerose novità di interesse per diversi settori industriali.

Per quanto riguarda il settore agricolo sono previsti tagli di accise sulla birra e un regime fiscale agevolato per i birrifici artigianali.

E’ stata ridotta di un centesimo l’accisa sulla birra che passa da 3€ a 2,99€ per ettolitro e grado-plato, mentre, vi è il taglio di imposte del 40% per i birrifici artigianali di minori dimensioni, ossia quelli con produzione annua non superiore a 10.000 ettolitri.

Le nuove norme agricole stabiliscono:

  • la possibilità di vendere prodotti di altri imprenditori secondo alcuni limiti;
  • la possibilità di usufruire dello stesso regime fiscale previsto per i titolari dell’impresa che siano a loro volta iscritti nella gestione assistenziale e previdenziale agricola quali coltivatori diretti;
  • agevolazioni per biocarburanti utilizzati per l’allevamento e l’agricoltura.

Si ha l’estensione del regime forfettario con flat tax del 15%, ai contribuenti che hanno conseguito, nell’anno precedente, ricavi fino a un massimo di 65.000€ e sono semplificate le condizioni di accesso, in quanto:

  • è previsto un tetto unico a prescindere dal settore economico, rispetto alle varie soglie in vigore fino al 31 dicembre 2018, tetto massimo di riferimento anche in caso di più attività esercitate con codici ATECO diversi. Ridotta l’aliquota al 5% per cinque anni in caso di nuove attività;
  • eliminati i requisiti previsti fino al 2018 per l’accesso al tetto di spese per collaboratori e dipendenti e quello per gli investimenti in beni strumentali. Il divieto viene esteso a tutti i soci di srl, e non più solo in caso di società con opzione per il regime di trasparenza (utili imputati ai singoli soci);
  • divieto per le persone fisiche la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta, ovvero nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili ai suddetti datori di lavoro.

Arriverà invece solo dal 2020 la nuova imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’IRAP, con aliquota al 20%  per gli imprenditori individuali, gli artisti e i professionisti con ricavi tra 65.000 e 100.000.

Per le imprese di qualsiasi altro settore, invece,  vengono introdotte altre agevolazioni e cambiamenti, ad esempio:

  1.  Introduzione della nuova web tax imposta al 3% per i soggetti che prestano servizi digitali e che hanno un complessivo di ricavi pari o superiore a 750 milioni di €. L’imposta dovrà essere versata entro il mese successivo a ciascun trimestre. I ricavi da servizi digitali, cui si applica l’imposta sono quelli derivanti da:
    a) veicolazione su un’interfaccia digitale di pubblicità mirata agli utenti della medesima interfaccia;
    b) messa a disposizione di un’interfaccia digitale multilaterale, che consente agli utenti di essere in contatto e di interagire tra loro, in modo tale da facilitare la fornitura diretta di beni o servizi;
    c) trasmissione di dati raccolti da utenti e generati dall’utilizzo di un’interfaccia digitale.
  2. Proroga dell’iperammortamento fino al 31 dicembre 2020, il quale consente di maggiorare il costo di acquisizione dei beni materiali strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale secondo il modello Industria 4.0. Per i nuovi investimenti effettuati per i beni materiali, a partire dal primo gennaio di quest’anno, l’iperammortamento è:
    • 170% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
    • 100% per gli investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni;
    • 50 % per gli investimenti compresi tra 10 e 20 milioni.
    Non sono invece previste maggiorazioni di ammortamento per gli investimenti che superano i 20 milioni di euro. La maggiorazione è riconosciuta per gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2019 ovvero fino al 31 dicembre 2020, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2019 l’ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
    La legge di Bilancio 2019 prevede al comma 62 anche l’estensione dell’applicazione del super ammortamento per gli investimenti in beni immateriali (software di gestione, produzione, monitoraggio, IoT) funzionali alla trasformazione tecnologica secondo il modello Industria 4.0, in favore dei soggetti che usufruiscono dell’iper ammortamento 2019, con riferimento gli investimenti effettuati entro le stesse date e agli stessi termini previsti per i beni strumentali.
    Infine la legge di Bilancio 2019 introduce gli investimenti in formazione con una differenziazione dell’agevolazione in funzione della dimensione dell’impresa, nelle misure che variano dal 50% al 30% delle spese ammissibili. Cambia il tetto massimo: 300.000 euro per le Pmi e 200.000 euro per le grandi imprese.
  3. Revisione credito d’imposta che implica un taglio del 50% della quota agevolabile (tranne nel caso di personale direttamente impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo) e dell’importo annualmente concedibile per il credito d’imposta per ricerca e sviluppo previsto dal precedente decreto. Il dl ha introdotto il credito per le spese sostenute per attività di ricerca e sviluppo di ammontare pari ad ameno 30.000€ calcolato sulla differenza tra il totale delle spese ammissibili sostenute nel periodo agevolato e la media del triennio 2012-2014. Con le nuove è richiesta anche una specifica documentazione per il diritto e l’utilizzo del credito.
    In dettaglio il comma 70 stabilisce al 50% le  spese per il personale dipendente titolare di un rapporto di lavoro subordinato, anche a tempo determinato,a seguito di contratti stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, con imprese residenti rientranti nella definizione di start-up innovative e di PMI innovative, condizione, che non appartengano al medesimo gruppo dell’impresa committente, mentre per il personale titolare di rapporto di lavoro autonomo o comunque diverso dal lavoro subordinato sono agevolate al 25% a condizioni che abbiano contratti stipulati con imprese diverse da quelle sopra elencate
  4. Credito d’imposta per il riciclaggio plastiche un credito d’imposta del 36% per le spese sostenute per l’acquisto di prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, nonché per l’acquisto di imballaggi biodegradabili e compostabili o derivati dalla raccolta differenziata della carta e dell’alluminio. Il credito d’imposta è riconosciuto fino a un importo massimo annuale di euro 20.000 per ciascun beneficiario, nel limite massimo complessivo di un milione di euro annui per gli anni 2020 e 2021.
  5. Proroga ad altri 12 mesi per usufruire del credito d’imposta per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano nazionale industria 4.0 (quali big data e analisi dei dati, cloud, fog computing, cyber security, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali). L’agevolazione viene dunque estesa alle spese sostenute nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018, mentre con il comma 79 l’importo del credito spettante viene parametrato alla dimensione delle imprese. Il credito è aumentato quindi al 50% per le piccole imprese, confermato al 40% per le medie imprese e ridotta al 30% per le grandi imprese.
  6. Sarà possibile dedurre dal 2019 al 2029 le quote di ammortamento del valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali, che hanno dato luogo all’iscrizione di attività per imposte anticipate – DTA, che non sono state ancora dedotte fino al periodo d’imposta 2017. Nessuna deducibilità possibile, invece, per il 2018.Quote di ammortamento la rimodulazione è riferita alle quote non ancora dedotte nel periodo d’imposta in corso fino al 31 dicembre 2017 in base alla seguente scaletta:
    • per il 5 % del loro ammontare complessivo nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019;
    • per il 3 % nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020,
    • per il 10% nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021;
    • per il 12% nel periodo d’imposta in corso dal 31 dicembre 2022 e fino al 31 dicembre 2027;
    • per il 5 % nel periodo d’imposta in corso dal 31 dicembre 2028 e fino al 31 dicembre 2029.
    Restano ferme le quote di ammortamento precedenti.
  7. Credito d’imposta per sale cinematografiche e prodotti editoriali il quale verrà ridotto l’ammontare dei crediti d’imposta per gli esercenti di sale cinematografiche, i librai, e le imprese produttrici di prodotti editoriali che effettuano investimenti in editoria e programmi di ristrutturazione economica. La riduzione dei crediti d’imposta sarà attuata entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio 2019. Il provvedimento dovrà dovrà garantire decorrere dall’anno 2020, effetti di risparmio non inferiori complessivamente a circa 6 milioni di euro. Introducendo un bonus con un’aliquota massima del 20% sugli introiti derivanti dalla programmazione di opere audiovisive, con particolare riferimento alle opere italiane ed europee, anche con caratteristiche di documentario, effettuata nelle rispettive sale cinematografiche, mentre, il bonus  editoriali è pari al 3%, parametrato agli importi pagati quali IMU, TASI e TARI con riferimento ai locali dove si svolge la stessa attività di vendita di libri al dettaglio e spetta nella misura massima di 20.000 euro per gli esercenti di librerie che non risultano ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite e di 10.000 euro per gli altri esercenti.
  8. Il voucher manager per PMI contributo a fondo perduto per le PMI per l’acquisizione di consulenze specialistiche finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie previste dal Piano Impresa 4.0. Il contributo nella forma di voucher è riconosciuto per gli anni 2019 e 2020:
    • alle micro e piccole imprese in misura pari al 50% dei costi sostenuti ogni anno entro il limite massimo di 40 mila euro;
    • alle medie imprese in misura pari al 30% dei costi sostenuti ogni anno entro il limite massimo di 25 mila euro;
    • In caso di adesione a un contratto di rete il contributo è riconosciuto alla rete in misura pari al 50% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo complessivo di 80.000 euro.
    La concessione dei voucher è subordinata alla sottoscrizione di un contratto di servizio di consulenza tra le imprese o le reti beneficiarie e le società di consulenza o i manager qualificati iscritti in un elenco istituito con apposito decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. Con lo stesso decreto sono stabiliti i requisiti necessari per l’iscrizione nell’elenco delle società di consulenza e dei manager qualificati, nonché i criteri, le modalità per accedere ai contributi.
  9. Rifinanziato il fondo a disposizione della “Nuova Sabatini”, misura di sostegno rivolta alle micro, piccole e medie imprese con finanziamenti agevolati per investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, compresi gli investimenti in beni strumentali “Industria 4.0”. Nel 2019 sono stati messi a disposizione 48 milioni di euro, per gli anni successivi, ovvero dal 2020-2023 96 milioni di euro per ciascuno degli anni e 48 milioni di euro per il 2024. Sulle somme autorizzate è mantenuta la riserva (30% delle risorse) e la maggiorazione del contributo statale (del 30% ) per gli investimenti in beni strumentali “Industria 4.0” ( macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data, cloudcomputing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequencyidentification (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti). Rispetto ad altre agevolazioni che rientrano nel Piano Impresa 4.0 voluto dal Governo, la Nuova Sabatini non prevede un bonus fiscale, ma contributi per l’accesso a prestiti e finanziamenti utilizzabili non solo per gli acquisti ordinari, ma anche per il leasing.

 

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