La nuova normativa in materia di credito d’imposta per attività di Ricerca & Sviluppo, contenuta nella Legge di Bilancio 2020, ha introdotto un nuovo credito d’imposta per attività di ricerca e innovazione nel campo del design e dell’ideazione estetica. Possono richiedere l’agevolazione tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, operanti nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica in possesso di DURC regolare, che abbiano avviato attività di design e ideazione estetica per l’ideazione e la realizzazione dei nuovi prodotti e campionari. Il credito d’imposta riconosciuto è del 6 % su investimenti in design e ideazione estetica, con un massimo annuale di 1,5 milioni di €/anno per beneficiario (credito usufruibile in tre quote annuali di pari importo). a) le spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato presso le strutture produttive dell’impresa nello svolgimento delle attività di design. Base di calcolo credito 150% del loro ammontare se: persona con età <= 35 anni; laurea in design; neoassunti a tempo indeterminato; b) le quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili utilizzati nelle attività di Design e innovazione estetica, compresa la progettazione e la realizzazione dei campionari. Max 30 % voce di spesa a); c) le spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di Design e ideazione estetica ammissibili al credito d’imposta La maggiorazione per le spese di personale prevista dal secondo periodo della lettera a) si applica solo nel caso in cui i soggetti neoassunti qualificati siano impiegati in laboratori e altre strutture di ricerca situati nel territorio dello Stato; d) le spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente per lo svolgimento delle altre attività innovative. Max 20% delle spese indicate nella lettera a) ovvero nella lettera c); e) le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di design e ideazione estetica. Max 30% delle spese indicate nella lettera a) ovvero nella lettera c); Il credito di imposta spettante è utilizzabile al decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in cui i costi sono stati sostenuti.