Contributi alle start up innovative: in arrivo il bando Smart Money

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L’incentivo Smart Money ha l’obiettivo di facilitare l’incontro tra start up innovative e la rete degli incubatori e degli altri soggetti abilitati per rafforzare la presenza delle start up in Italia e supportare le potenzialità delle imprese innovative in difficoltà nell’affrontare l’emergenza epidemiologica da COV1D-19.

Con una dotazione di 9,5 milioni di euro, il bando si rivolge a:

  • Start up innovative costituite da meno di 24 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese. Devono avere sede in Italia, essere di piccole dimensioni e trovarsi in una delle seguenti fasi: avviamento dell’attività, sperimentazione dell’idea d’impresa (pre-seed) o nella fase di test del mercato finale per misurare l’interesse per il prodotto/servizio (seed).
  • Persone fisiche, a condizione che costituiscano la società entro 30 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni.

Smart money prevede due forme di intervento a sostegno delle start up innovative.

1. Contributi a fondo perduto per l’acquisto di servizi forniti dalla rete di incubatori, acceleratori e altri enti abilitati

Saranno ammessi progetti di sviluppo che:

  • contengano una soluzione innovativa da proporre sul mercato, con un modello di business scalabile, da sviluppare nei dettagli operativi in una fase successiva;
  • puntino sul valore delle competenze tecnologiche e manageriali all’interno dell’impresa, attraverso i soci e/o il team proposto, o con professionalità da reperire sul mercato;
  • siano nella fase di individuazione del mercato o siano vicini alla fase di test di mercato, con lo sviluppo di un prototipo (Minimum Viable Product) o con la prima sperimentazione del prodotto o servizio per misurare il gradimento dei potenziali clienti e/o investitori.

servizi ammissibili possono riguardare:

  • la consulenza organizzativa, operativa e strategica per lo sviluppo e la realizzazione del progetto;
  • la gestione della proprietà intellettuale;
  • il supporto nell’autovalutazione della maturità digitale;
  • lo sviluppo e lo scouting di tecnologie;
  • la prototipazione, ad esclusione del prototipo funzionale;
  • i lavori preparatori per campagne di crowfunding.

L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto per un importo massimo di 10 mila euro che può coprire fino all’80% delle spese ammissibili. Il contributo è riconosciuto ai sensi del regime de minimis.

2. Investimenti nel capitale di rischio delle start up innovative

La seconda forma di sostegno prevista per le start up innovative che completeranno il piano di attività ammesso con la linea di intervento 1 prevede un secondo contributo a fondo perduto se hanno ricevuto capitali di rischio da parte di enti abilitati, investitori qualificati o business angels per finanziare i loro piani di sviluppo.

Per ottenere il contributo collegato all’investimento, l’operazione deve essere in equity, di importo superiore a 10 mila euronon raggiungere la quota di maggioranza nel capitale sociale e garantire una permanenza per almeno 18 mesi. E la raccolta fondi deve essere avvenuta senza l’intermediazione di piattaforme di equity crowdfunding.

Per questa linea di intervento è previsto un contributo a fondo perduto pari al 100% dell’investimento nel capitale di rischio, nel limite complessivo di 30 mila euro.

Le modalità e i termini di apertura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione saranno disponibili a breve.

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