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Fondo imprenditoria donna

Fondo imprenditoria donna

Approvato il decreto ministeriale che disciplina il Fondo impresa femminile, stabilito nel Bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023 (legge 30 dicembre 2020, n. 178). Questo fondo mira a favorire l’avvio di nuove imprese e l’ideazione di progetti innovativi, fornendo finanziamenti agevolati e somme a fondo perduto. La somma iniziale stanziata è pari a 40 milioni, a cui si aggiungeranno altri 400 milioni di euro dal PNRR.

La partecipazione è riservata alle donne che desiderano entrare nel mondo imprenditoriale, avviando micro o piccole attività in Italia. Le imprese possono essere:

-Società cooperative e di persone, le cui donne socie siano almeno il 60% dei componenti la società.

-Società di capitali composte da un consiglio di amministrazione di almeno due terzi donne e le cui quote di partecipazione siano di proprietà di almeno due terzi di donne.

-Imprese individuali la cui titolare sia una donna.

-Le lavoratrici autonome.

I contributi

Le start-up costituite da meno di 12 mesi possono beneficiare di un contributo a fondo perduto dal 50% all’80% delle spese ammissibili, per un investimento massimo di 250 mila euro.

Le imprese costituite da 12 o più mesi, ma da non più di 5 anni, usufruiscono invece di un’agevolazione che copre fino all’80% delle spese, per il 50% come contributo a fondo perduto e il rimanente 50% in forma di finanziamento tasso zero, per un investimento massimo di 400 mila euro.

Quali spese finanzia

Il Fondo Impresa Donna consentirà di sovvenzionare le spese relative all’acquisto di impianti e macchinari, i costi delle immobilizzazioni immateriali, i servizi in cloud, le spese dei dipendenti, assunti dopo la presentazione della domanda, e le esigenze di capitale circolante.