Annunciata la misura Smart Living che sosterrà, grazie ad una dotazione finanziaria pari a 15 milioni di euro, la filiera integrata dell’edilizia e dell’high tech con un focus particolare su produzione, servizi e tecnologia.
Lo strumento è rivolto a reti di imprese o partenariati composti da almeno due PMI ed una grande impresa oppure, in alternativa, da un’università. A disposizione delle reti che le aziende costituiranno ci sarà un contributo a fondo perduto fino a 800.000 euro a fronte di un investimento minimo pari a 200.000 euro. Il contributo per le PMI potrà raggiungere fino al 50% delle spese ammesse mentre per le grandi imprese e le università il limite massimo è stato posto al 40% delle spese sostenute.
Il programma Smart Living finanzierà i migliori progetti in grado di coniugare il tradizionale know-how produttivo con le più avanzate tecnologie abitative. I progetti ammessi dovranno dimostrare, perciò, di avere importanti ricadute nel campo dell’innovazione dei processi e dell’organizzazione o relativamente all’innovazione di prodotto.
I progetti dovranno riguardare tematiche come:
- lo sviluppo di progetti integrati di edifici con l’ausilio di moderni sistemi software (building information modelling);
- soluzioni di valutazione ed efficientamento energetico degli edifici ed elaborazione di modelli di abitazioni antisismiche;
- recupero edilizio, riqualificazione energetica e strutturale;
- domotica, wi-fi e sensoristica avanzata;
- sviluppo di servizi logistici e di sostegno all’export per l’intera filiera (Smart supply chain).
Smart Living si pone come obiettivo quello di riportare il settore dell’edilizia, tra i più colpiti dalla crisi, ad essere nuovamente uno dei protagonisti della ripresa grazie anche all’innovazione tecnologica. La misura intende, inoltre, agevolare la crescita della competitività delle imprese incentivando gli investimenti in innovazione tecnologica.
Le reti di aziende che intendono accedere allo strumento potranno presentare la domanda a partire dal 1 febbraio 2017.