Veneto: aperto il bando per il contenimento della spesa energetica

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La Regione Veneto ha disposto la pubblicazione di un bando per l’efficientamento energetico finalizzato a sostenere gli interventi da realizzare nelle piccole e medie imprese.

Sono ammissibili i progetti coerenti con il Piano Energetico Regionale finalizzati al contenimento della spesa energetica, alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti e alla valorizzazione delle fonti rinnovabili secondo le opportunità di risparmio energetico individuate e quantificate dalla diagnosi energetica.

Ogni progetto deve prevedere 3 fasi:

  • Fase 1: valutazione del fabbisogno energetico annuo attraverso diagnosi energetica. Sono ammissibili le diagnosi energetiche eseguite dal 1 gennaio 2019;
  • Fase 2: elaborazione e sviluppo del progetto di contenimento dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti sulla base della diagnosi energetica:
    a) sostituzione di macchinari o componenti con macchinari o componenti che comportino una riduzione dimostrata dei consumi elettrici/termici;
    b) sostituzione di cicli produttivi con cicli che comportino una riduzione dimostrata dei consumi elettrici/termici rispetto alla situazione antecedente;
    c) installazione di sistemi e componenti in grado di contenere i consumi energetici nei processi produttivi (con particolare riferimento ai settori “Energy intensive”, al settore commerciale e al settore turistico);
    d) installazione di dispositivi per il riutilizzo dell’energia/calore recuperata/o dai cicli produttivi;
    e) interventi definiti di tipo “soft” (quali, ad esempio, l’installazione di impianti di sensoristica, di sistemi per la gestione e il monitoraggio dei consumi energetici e simili). Gli interventi di tipo soft possono essere effettuati soltanto con la realizzazione conseguente di interventi cosiddetti di tipo “hard” (quali ad esempio la riconfigurazione/sostituzione di macchinari, l’inserimento di nuovi filtri/motori, ecc.);
    f) interventi diretti all’efficientamento energetico negli edifici delle unità operative (es. infissi, isolanti, materiali per l’eco-edilizia, coibentazioni compatibili con i processi produttivi). Non sono ammissibili a contributo gli interventi di natura strutturale sugli immobili;
    g) sostituzione degli apparecchi illuminanti (per interni ed esterni) ricorrendo a tecnologie LED e/o installazione di dispositivi autonomi per il controllo dell’accensione, della regolazione e dello spegnimento dei corpi illuminanti (sensori di presenza e/o
    prossimità, fotocellule, timer, ecc.);
  • Fase 3: valutazione post intervento di raggiungimento dell’obiettivo di progetto nonché di risparmio energetico e di riduzione di emissioni di gas climalteranti attraverso relazione tecnica asseverata e diagnosi energetica.

L’agevolazione verrà concessa come contributo a fondo perduto nella misura del 30% della spesa ammissibile. Il tetto massimo del contributo è fissato in 150 mila euro per impresa.

Lo sportello per la presentazione delle domande è già operativo dal 15 aprile e le richieste di contributo potranno essere presentate fino al 10 settembre 2020. La procedura di valutazione è a graduatoria.

 

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